Questo sassofonista e flautista jazz collaborò come sideman (e come musicista accreditato a tutti gli effetti) in album di Quincy Jones, Jimi Hendrix, Caetano Veloso, Steamhammer e tanti altri. E, come bandleader, ha pubblicato almeno una mezza dozzina di LP.
mercoledì 5 novembre 2025
Auguri in cielo a... Harold McNair!
domenica 5 ottobre 2025
'Il Cacciatore di Orizzonti'
Canzoni 'jazzate' con qualche sfumatura Anni '60 e da Balera.
Forte dose di malinconia, ma sempre con un sorriso sapiente sulla faccia...
Che cos'è Il Cacciatore di Orizzonti? È il primo album del progetto Atlantide. Toni (a tratti) siciliani, sicuramente mediterranei comunque, su melodia senza tempo, tra atmosfere cosmopolite.
- Michele Frigoli: voice and guitars
- Giuseppe “Peppe” Santangelo: saxophones, voice on "Immagina O Musa (Il Varo)"
- Gianmarco Straniero: double bass and electric bass
- Francesco Di Lenge: drums and percussion
- Fabio Buonarota: trumpet on "Il Cacciatore di Orizzonti", "Come L’Onda Che Spuma", "A Lezione Di Sogni", "Milady"
- Giulio Stromendo: piano on "Come L’Onda Che Spuma", "A Lezione Di Sogni"
- Filippo Milazzo: viola da gamba on "Immagina O Musa (Il Varo)"
- Elsa La Face: voice on "Salsedine", "L’Uomo Che Mi Ha Rapita"
- Anna Rita Rumore: soprano on "Immagina O Musa (Il Varo)"
Production: Giuseppe “Peppe” Santangelo
* Spotify * * Youtube *
*** Peppe Santangelo su Facebook
Presentazione su The Soundcheck
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mercoledì 24 settembre 2025
Lorenzo Cellupica Quartet - 'This is Odd'
(Ma.Ra.Cash Records, 2025)
Lorenzo Cellupica Quartet - This is Odd
Colore & Tecnica
Lorenzo Cellupica (già Mobius Strip) è pianista, compositore; e il suo Quartet si presenta fin da subito come una splendida realtà jazz /fusion.
Non posso non affermare di essere veramente entusiasta: This is Odd è un album grandioso. Pur avendo apprezzato il lavoro solista della "casa infestata" (appunto In A Haunted House), qui siamo già dentro un altro scrigno. Il viaggio è piacevole - da "Music for Four Musicians" alla straordinaria "On The Tail Of A Rainbow" - e il 'rewind' è d'obbligo.
Il gruppo è formato da:
- Lorenzo Cellupica: piano, composer
- Damiano Drogheo: tenor and alto sax
- Gianfranco De Lisi: el. bass
- Massimo Ceci: drums
Brani preferiti: "This is Odd", la quarta traccia, quella che dà il titolo all'opera e che è anche la più lunga con i suoi 9 minuti; si trova a circa metà dell'album (della durata complessiva di poco meno di un'ora) e separa brani come "I Can't Paint" e "No Strawberries", de facto due facce della stessa urgenza espressiva. Un altro grandissimo brano: il già citato "On The Tail Of A Rainbow". Ma l'album "tiene" nella sua interezza, rappresentando, come già accennato, un percorso plastico tra improvvisazioni e variazioni (spesso, diversificazioni degli stessi motivi e sequenze di note).
peter di 'Prog Bar Italia',
'Topolàin'
e...
lunedì 22 luglio 2024
Nuove uscite "avventurose"
Avventurose o, come direbbe qualcuno, "fuori di testa"?
In realtà si tratta qui di tre opere che vogliono stendere le antenne in direzione musica sperimentale, con uno dei tre lavori (il primo) che può avere - e ha - anche un alto valore di intrattenimento.
Uscito in associazione con Moonjune Records:
Core 'ngrato
by Guarino Savoldelli Quintet
Corrado Guarino è un nome noto nella scena jazz italiana, nonostante le sue pubblicazioni non siano numerose. Per Core 'ngrato ha collaborato con l'acclamato cantante Boris Savoldelli, già conosciuto alla maggior parte dei lettori di Exposé per la sua associazione con Moonjune Records e per svariate uscite su quell'etichetta. A completare il quintetto ci sono Guido Bombardieri al sax alto e clarinetto, Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso e il batterista Stefano Bertoli: tutti loro hanno tutti suonato in precedenti dischi di Guarino (Chi? del 2004, una serie di cinque album-tributo dal nome Le Fiabe del Jazz pubblicati tra il 2008 e il 2011, e Si Vede Che Era Destino (2011), nonché probabilmente in alcuni altri di cui non sono a conoscenza. La band era dunque ben affiatata già prima dell'arrivo di Savoldelli, ma sono le sue vocalizzazioni camaleontiche e le alterazioni vocali elettroniche che rendono questo album così avvincente e unico.
Savoldelli e Guarino hanno composto solo due dei dieci brani dell'album. Tre canzoni sono tradizionali (risalgono al XVII e XIX secolo), il resto è di altri compositori. La maggior parte dei pezzi sono leggermente rilassati, alcuni allegri e aggressivi - come ad es. "Ciceranella", che sono certo di aver già ascoltato prima [...] “So' Le Sorbe e Le Nespole Amare” è un altro pezzo potente e melodico dal sapore decisamente folk, che offre al sassofonista Bombardieri spazio per brillare. Ogni traccia qui è eccezionale e offre una gamma di idee jazzistiche e vocali che stupiranno l'ascoltatore.
3+3
by Tomeka Reid Quartet Cuneiform Records
Tomeka Reid, cello
Jason Roebke, bass
Mary Halvorson, guitar
Tomas Fujiwara, drums
La cellista Tomeka Reid (sue tutte le composizioni) ha licenziato nel 2023 questo album di "musica avventurosa", esplorando nuova matematica sperimentale con il suo quartetto stellare, che è così giunto alla terza pubblicazione.
venerdì 12 luglio 2024
'Jazz italiano per le terre del sisma' - Abitare il suono
giovedì 25 gennaio 2024
Lorenzo Cellupica - 'In A Haunted House'
Lorenzo Cellupica è probabilmente meglio conosciuto nei circoli del progressive rock (indirizzo: jazz rock) per il suo coinvolgimento come tastierista negli eccellenti Möbius Strip. Scoprire questo suo In A Haunted House ha rappresentato una piacevole sorpresa. Cellupica usa qui solo il pianoforte ed è interessato a portarci in una direzione non esattamente diversa da quella dei Möbius Strip: lo stile è sicuramente espressionista (e qui ci siamo), ma In A Haunted House è un lavoro molto personale, più "classico" e ad ogni modo più "colto". Ci pare di cogliere echi di Debussy, addirittura di Musorgskij, con qualche passaggio atonale e salite e ridiscese che sarebbero piaciute a un Rimskij-Korsakov. (Poiché il jazz è stato anticipato dalle innovazioni dei grandi compositori del XIX e XX secolo ed è compenetrato da tali nuove correnti.)
Dall'inizio alla fine del CD, l'attenzione dell'ascoltatore è "intrappolata" in una serie di quadri e quadretti, motivi, invenzioni e improptu davvero geniali nella loro apparente semplicità costruttiva. Ma, se vi attendete un'opera leggiadra, frivola, siete completamente fuori binario. È l'esecuzione che ci fa apparire tutto così scorrevole e di (relativo) facile ascolto.
venerdì 16 giugno 2023
Wynton Marsalis: "Jazz in Marciac 2009" (intero)
E' il secondo di sei figli di Ellis Marsalis (un pianista jazz). L'attitudine alla musica si mostrò prestissimo in lui; iniziò a suonare la tromba a 12 anni e a 14 già si esibiva con la New Orleans Philharmonic. Dopo queste e altre esperienze di jazz tradizionale, nel 1980 (19enne) entrò a far parte degli Art Blakey's Jazz Messengers.
Dal 1982 è attivo come docente.
Viene considerato un portavoce del polo "conservatore" del jazz; Wynton infatti rigetta gli sviluppi stilistici succedutisi dalla fine degli Anni Sessanta in poi (free jazz, fusion ecc.). Tali idee tuttavia non gli hanno impedito di partecipare all'album Epitaph di Charlie Mingus (etichettato "third stream": nodo di congiunzione tra la Nuova Musica - Neue Musik [John Cage, Stockhausen, Terry Riley e dintorni] - e il jazz moderno o modern jazz [bebop, jazz modale ecc.]) così come a Lush Life: The Music of Billy Strayhorn di Joe Henderson.
In qualità di insegnante al Lincoln Center di New York ("Our mission is to preserve our national music: jazz!"), acquistò abbastanza prestigio negli Anni Novanta.
Uno dei suoi più celebri sostenitori è il musicista e scrittore Stanley Crouch, il quale afferma che solo la musica che affonda le sue radici nello swing può chiamarsi "jazz". Una visione alquanto ristretta del genere, e difatti tale opinione viene condannata da numerose eminenze del jazz: Scott Yanow in primis, ma anche il trombettista Lester Bowie, il pianista Keith Jarrett e altri.
Al New York Times Magazine Jarrett dichiarò nel 1997: "Non ho mai sentito qualcosa suonata da Wynton che significhi veramente qualcosa! Non ha né voce né presenza. Al massimo, riesce a suonare come un talentuoso insegnante delle superiori". Per Lester Bowie, Wynton Marsalis è addirittura uno "scervellato", un "malato di mente" "intrappolato in certe sue idee venutegli quando aveva 21 anni, dopo che lo hanno pagato per farsele venire".
Wynton si è attirato persino degli insulti dopo aver detto che Miles Davis "ha tradito il jazz con il rock" e "veste come un buffone". Tra lui e Davis nacque un tragicomico battibecco che durò anni...
Pierre Sprey, presidente dell'etichetta Mapleshade Records, chiosò nel 2001: "A 21 anni Marsalis era un bravo suonatore di tromba, ma nel gruppo di Art Blakey i colleghi lo surclassavano sera dopo sera. Lui non poteva competere, ecco perché si ritirò verso acque sicure! E' un buon trombettista classico, perciò pretende che il jazz sia musica classica. Non ha nessuna idea dell'evoluzione senza fine..."
Wynton Marsalis ha collaborato a un programma televisivo sul jazz realizzato dal famoso documentarista Ken Burns, programma anch'esso criticato perché snobbava l'avant-garde. (Il film, intitolato semplicemente Jazz -2001 -, si concentra principalmente sulle figure di Duke Ellington e Louis Armstrong...)
Wynton Marsalis, che ha vinto ben nove premi Grammy e un Pulitzer per la musica, collabora dal 2012 con la CBS.
Suo fratello maggiore è il sassofonista Branford Marsalis, specializzato in cross over (Branford ha suonato, tra gli altri, con Sting).













