mercoledì 5 novembre 2025

Auguri in cielo a... Harold McNair!

 Questo sassofonista e flautista jazz collaborò come sideman (e come musicista accreditato a tutti gli effetti) in album di Quincy Jones, Jimi Hendrix, Caetano Veloso, Steamhammer e tanti altri. E, come bandleader, ha pubblicato almeno una mezza dozzina di LP.



"The Hipster"

Nato a Kingston, in Giamaica, il 5 nov. 1931, morto a nemmeno 40 anni, il 7 marzo 1971, a Maida Vale nel Nord di Londra, di cancro ai polmoni, Harold McNair è ricordato anche per aver suonato con Donovan negli anni d'oro della carriera del cantautore scozzese, apparendo in ben suoi 7 album (dal 1965 al 1969).

"The Fence"

    
       Gli inizi

Trascorse il primo decennio della sua carriera musicale alle Bahamas, dove usò il nome "Little G" per le registrazioni e le esibizioni dal vivo. I suoi primi lavori bahamensi erano per lo più in stile caraibico piuttosto che jazz, in cui cantava oltre a suonare sia il sassofono contralto che quello tenore. Interpretò anche un cantante calypso nel film Island Women (1958). Nel 1960, registrò il suo primo album, un mix di jazz e calypso intitolato Bahama Bash. Fu in questo periodo che iniziò a suonare il flauto, che sarebbe poi diventato il suo strumento distintivo. Inizialmente prese alcune lezioni a New York, ma fu in gran parte autodidatta. Partì per l'Europa  nel 1960.

       Oltre il Grande Stagno

Come molti altri musicisti jazz caraibici degli anni '50 e '60 (ad esempio Joe Harriott, Dizzy Reece e Harry Beckett), McNair si trasferì in Gran Bretagna. Tuttavia, prima di arrivare a Londra, fece una tournée sul Continente con Quincy Jones e lavorò a Parigi per colonne sonore di film e per programmi televisivi. Una volta a Londra, si guadagnò rapidamente la reputazione di formidabile suonatore di flauto, sassofono contralto e sassofono tenore, tanto da ottenere un'esibizione fissa al Ronnie Scott's Jazz Club.


Il suo stile suscitò l'ammirazione del bassista Charles Mingus, che si trovava a Londra per le riprese di All Night Long (1961). McNair faceva parte di un quartetto che Mingus formò per provare ed esercitarsi durante il suo soggiorno in Gran Bretagna. Tuttavia, la band non si esibì mai di fronte a un pubblico pagante, a causa del divieto imposto dalla Musicians' Union ai suonatori statunitensi nei nightclub britannici. Esiste una registrazione del gruppo che esegue la prima versione registrata della composizione di Mingus "Peggy's Blue Skylight" (https://www.youtube.com/watch?v=IAVkgfpyxW8). Il divieto fu revocato nel 1961, portando il sassofonista tenore statunitense Zoot Sims a suonare al Ronnie Scott's Club. Ironicamente, anche il quartetto di McNair era in cartellone, e di conseguenza vennero pubblicate due sue esibizioni con Phil Seamen alla batteria. Più o meno nello stesso periodo, lavorò anche con il batterista Tony Crombie e il percussionista Jack Costanzo.

Anche qui c'è la firma di McNair: "Whola Lotta Love" dei CSS, brano che fu nella Top of the Pops nel 1970 e giù di lì.

McNair incise il suo primo album interamente jazz, Up in the Air with Harold McNair, durante una visita a Miami, prima di stabilirsi definitivamente nella capitale inglese. Il suo primo full lenght nel Regno Unito come leader, Affectionate Fink, fu realizzato per la neonata Island Records nel 1965. La sessione lo vide collaborare con la sezione ritmica di Ornette Coleman, che era composta da David Izenzon (basso) e Charles Moffett (batteria), per una serie di standard suonati con un'intensità swingante e decisa. McNair partecipò in egual misura a tali sessioni con il suo sax tenore e il suo flauto, offrendo performance virtuose con ambedue gli strumenti. Il suo album personale successivo (omonimo), registrato per la RCA nel 1968 ai Trident Studios, contiene quella che probabilmente è la sua composizione più nota, "The Hipster", inclusa nella compilation di jazz britannico degli anni '60 Impressed Vol. 2 di Gilles Peterson (del 2004).

"Scarborough Fair"

Il suo album seguente: Flute and Nut (RCA, 1970). Flute and Nut presenta arrangiamenti per big band e archi di John Cameron. Seguì rapidamente, nello stesso anno, The Fence, che si muoveva nella direzione della jazz fusion. Un altro album omonimo fu pubblicato postumo nel 1972 dall'etichetta B&C, che mixò brani dell'album RCA del 1968 con registrazioni successive e inedite. 
L'attività di McNair come turnista jazz includevano sessioni con l'ensemble jazz-rock/big band Ginger Baker's Air Force e gli Off Centre di John Cameron. Registrò con gli americani (in visita) Jon Hendricks, la pianista/cantante Blossom Dearie e il batterista Philly Joe Jones, oltre a esibirsi con il sassofonista Eddie "Lockjaw" Davis alla Manchester Sports Guild nel 1967.




Fu il suo fraseggio molto originale al flauto, in particolare, a rendere richiestissimi i suoi servizi tra i musicisti non jazz, soprattutto alla fine degli Anni '60. Il suo flauto venne utilizzato nella colonna sonora del film Kes (1969) di Ken Loach, con musiche scritte dal collaboratore abituale di McNair, John Cameron. Un altro contributo degno di nota alle colonne sonore lui lo rese con il suo sassofono tenore, presente nel tema originale del soundtrack di Dr. No (1962) e con il suo flauto solista in Movements, di Johnny Harris (Warner Bros. 1970), originariamente registrato per la colonna sonora originale del film Fragment of Fear.




Il suo ruolo di sideman più noto è legato alla sua regolare partecipazione (con Cameron) alle sessioni di registrazione di Donovan tra la metà e la fine degli Anni '60 e come membro della band di Donovan in tournée. McNair arrangiò il singolo di successo "There Is a Mountain" (1967), ove suonò il riff di flauto. L'album live Donovan in Concert presenta ampiamente il flauto e il sax tenore di McNair.

Per tutta la fine del decennio '60 suonò anche in molti altri dischi di musica folk e rock progressivo con influenze jazz, tra cui The Tumbler di John Martyn e Large as Life e Twice as Natural di Davy Graham.

 "Secret Love"


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